Considerato per anni il miglior mixer per clubbing, usatissimo nei principali eventi europei di musica elettronica, l'xone 62 è sempre uno dei mixer di riferimento per i dj professionisti. 6 canali, fader VCA, unità filtri VCF combinabili assegnabile su ciascun canale, possibilità di gestire unità effetti esterne sia pre che post fader, qualità audio eccellente e equalizzatore a 4 bande sono solo le caratteristiche più evidenti di questo prodotto di casa Allen&Heath.
6 dual stereo inputs (2 on each channel)
Connect up to 7 turntables, 2 mics (XLR), keyboards, samplers CD players and more (color coded LEDs show where each signal is being sent)
4 band EQ with in/out switching per channel
Effects sends each channel pre and post fader
Large illuminated cue switches
4 bar signal level each channel (great for beat/level matching)
Dual VCFs each side of the crossfader with 3 filters which are simple to use and which can breathe new life into any mix
Adjustable VCA crossfader for beat or scratch mixing
Split cueing
Booth, record and auxiliary outputs
Mono sum output for light controller or zone feeds
Xone:42 è un nuovo mixer compatto per DJ, a 4 canali, con interfaccia audio USB integrata, disegnato per DJ di tutti i tipi, dai professionisti, agli amatori, entusiasti di avere un prodotto professionale a casa.
Integrata nella costruzione del mixer c’è una nuova funzione, il controllo ‘X-FX’, che permettono di inviare il segnale da ogni canale verso la mandata effetto, e di processarne, se necessario, il ritorno con il leggendario filtro VCF Xone style.
Una porta USB consente la connessione diretta ad un computer, con due canali in entrambe le direzioni, per mandare una traccia da un portatile, registrare il mix, o utilizzare il computer come processore di effetti esterno.
Xone:42 è così compatto e ricco di funzioni da sentirsi a suo agio in qualsiasi locale o camera da letto.
Caratteristiche:
4 doppi canali stereo
I canali 1 e 4 hanno ingressi RIAA (giradischi) e linea bilanciata a jack, 2 e 3 sono linea-linea
EQ a 3 bande
Sui 4 canali, da +6 dB a total kill
Mandata X-FX
Permette di inviare segnale alla mandata effetto e di ricombinarne il ritorno con il filtroVCF
Filtro VCF
Filtro stereo con in-out indipendenti, e controlli di Resonance e frequenza
Crossfader VCA
Con controllo di curva continuo per tutte le applicazioni
Porta USB 1.1
Una mandata ed un ritorno stereo diretti al computer
Ingresso Microfonico
Con connessioni XLR, controllo di livello ed< EQ a 2 bande
Il nuovo prodotto incorpora un set dinamico di funzioni che rappresentano un reale avanzamento della tecnologia creativa a disposizione dell’artista. Il rivoluzionario sistema Direct Recall Sistem (DRSTM) rende Xone 32 veramente unico sia nella sua categoria che, in generale, fra tutti i mixer dedicati a DJs e Clubs; tutti i settaggi del mixer sono controllati da un processore e possono essere salvati e richiamati, in tempo reale, semplicemente schiacciando uno dei quattro tasti dedicati. Utilizzato durante una performance, dove le funzioni controllabili contemporaneamente sono molteplici, offre possibilità creative praticamente senza limiti. Un'altra caratteristica unica è la presenza di un LFO (Low Frequency Oscillator) che consente tagli e modulazioni più veloci e precise e può essere utilizzato per controllare la frequenza del filtro VCF (già visto su Xone 464 e Xone 62) per creare effetti veramente sorprendenti. Il mixer offre inoltre, funzioni partticolarmente utili allo scratch, come fader e crossfader VCA con risposta variabile, inversione dei fader (hamster), transform ed una sezione di equalizzazione sui canali di grande qualità. La superficie di controllo estremamente pulita e di facile utilizzo è pensata per offrire la massima libertà di movimento e grande intuitività, ed è composta da due parti distinte: Il pannello inferiore, ospita i fader, il crossfader e i quattro tasti preset e può essere rimosso per adattare la posizione dei controlli transform alle proprie abitudini e per una veloce manutenzione; Il pannello inferiore ospita tutti gli altri controlli principali come l'equalizzazione, il preascolto, gli strumenti e tutta la sezione di filtri e di assegnazione delle varie funzioni. Sui pannelli frontale e posteriore, oltre alle connessioni, sono alloggiati i tre potenziometri di guadagno, i selettori phono/line/mic, i controlli dell’uscita cuffia, tutti in posizione facilmente raggiungibile, ma al riparo da spostamenti accidentali.
3 Doppi Canali Stereo
I canali hanno ingressi RIAA [RCA] e Linea [RCA], con potente equalizzazione a 3 bande, LED meter a tre colori, tasto di inserimento dell'EQ e fader da 60mm.
Canale Microfonico
Ingresso XLR con controllo di guadagno e due bande di equalizzazione con filtro passa alto. Posizionato frontalmente, indirizza il suo segnale direttamente all'uscita mix.
Uscite Stereo Mix
Uscite mix bilanciate con connessioni jack [TRS] e controllo di livello, oltre ad una coppia di uscite (pre fader) per la registrazione [RCA]. Il segnale dell'uscita mix può essere mostrato sul Peak Meter a 12 segmenti LED e 3 colori.
Mandata Aux
Tutti i canali hanno una mandata ausiliaria stereo post fader, utile in molte applicazioni. Le uscite sono jack [TRS].
EQ a 3 Bande
Potenti filtri di equalizzazione con particolare configurazione asimmetrica: +6 dB per mantenere la dinamica, -26 dB, per l'eliminazione creativa di alcune frequenze
Cross Fader VCA
Fader da 45mm a doppio binario, con contatti dorati di altissima qualità. Controllo 'contour', tasti 'reverse' e 'bypass' con LED. Il canale 1 è assegnato al ramo Y, il canale 3 è assegnato al ramo X, il canale 2 non passa attraverso il crossfader.
Filtri VCF con Preset DRS
Scelta fra filtri Passa Alto, Passa Basso, o Passa Banda, con tutte le possibili combinazioni, controllo 'resonance' e slider per il controllo della frequenza del VCF da 100Hz a 20KHz. I canali hanno tasti 'VCF on' individuali con LED blu. Il VCF puo anche essere modulato dall'oscillatore con controlli personalizzati. I 4 preset DRS permettono di salvare e richiamare settaggi come: 'filter on' dei canali, tipo di VCF, e stato dell'LFO, compreso il tasto x2.
Oscillatore LFO con Tap Tempo
Un'oscillatore a bassa frequanza (LFO) modula i filtri VCF. Il tasto Tap tempo permette di sincronizzare la velocità dell'oscillatore con la traccia musicale. X2 raddoppia la velocità. Il tasto 'on' attiva l'LFO e permette di controllarne l'intervento dallo slider del VCF
Caratteristeche tecniche
3 dual stereo channels
Stereo mix outputs
Auxiliary send
Voltage Controlled Filter
Low Frequency Oscillator
4 x Digital Recall Settings save type of filter, LFO and ‘on’ settings
Il Sensation White è un evento dance nato nel 2000 ad Amsterdam e organizzato dalla società ID&T, più precisamente nella Amsterdam Arena. Dopo i primi 5 anni, l’evento ha cominciato a spostarsi anche in altri Stati come Germania,Belgio,Polonia,Danimarca,Spagna,Lettonia,Lituania,Portogallo,Svizzera,Australia,Repubblica Ceca, Russia e Cile.
A questo evento hanno partecipato e si sono avvicendati alla console “bianca” i più famosi dj della scena mondiale quali dj TIESTO,ARMIN VAN BUUREN E TOCADISCO..solo per citarne alcuni
Ma oltre alla musica il sensation white è anche e soprattutto uno spettacolo multimediale che negli anni ha contagiato mezzo mondo (il 2009 vede ben 18 paesi coinvolti) sviluppando palcoscenici ipertecnologici, giochi di laser,luci e video proiezioni.
Per creare un’atmosfera magica il dress code è il bianco,chi ha partecipato a quest’evento ricorderà incontri con personaggi fiabeschi (e non)completamente rivestiti di bianco.Infatti lo scopo di quest’evento è far sentire i partecipanti parte di uno strano ed intrigante mondo fantastico, fatto di musica,tecnologia e AMORE…
Gli Swedish House Mafia sono un trio di DJ e produttori di musica electro/house svedesi composto da Axwell, Steve Angello (di origini greche) e Sebastian Ingrosso (di origini italiane). I tre formano il collettivo nel 2007 a Stoccolma (all'epoca ne faceva parte anche Eric Prydz, successivamente trasferitosi a Londra, lanciandosi nella carriera solista), dopo essersi conosciuti nella scena dei club svedesi ed aver tutti già firmato importanti collaborazioni e remix (Madonna, Usher, Eurythmics, Kylie Minogue, Justin Timberlake, Moby, Royksopp e altri). Le loro prime pubblicazioni a nome SHM sono i singoli “Get dumb” e “Leave the world behind”, ma il grande successo arriva nella primavera del 2010 con il singolo “One”, registrato anche in una seconda versione con Pharrell Williams (“One (your name)”) e continua alla fine dell'estate con “Miami 2 Ibiza”. A fine ottobre ecco il primo album “Until one”, una raccolta di quanto fatto fino ad oggi dagli Swedish House Mafia, i singoli, remix e mash-up. Sempre nello stesso periodo viene pubblicato “Take One”, un documentario video girato negli ultimi due anni, seguendo il trio in 285 date in 15 diverse nazioni. Eppure, la loro ascesa è cominciata dietro le quinte, ciascuno con i propri impegni come dj, producer e remixer di rango, fino a culminare, complice la collaborazione con ilN*E*R*D più amato del pianeta, l’eclettico Pharrell, in una notte magica al Pacha di Ibiza, la scorsa estate. “L’intera stagione è stata assolutamente incredibile”, ricorda Steve,“Ci siamo messi in competizione con le serate più potenti dell’Isola e ora siamo anche noi una delle più importanti..non ho mai visto il Pacha (Di Ibiza, ndr) così pieno prima. Quest’anno sono venuti proprio tutti..”
Una storia cominciata tanto tempo fa.., perché, spiega Angello, “io e Sebastian ci conosciamo da quando avevamo 6 o 7 anni, e insieme ci siamo ficcati in ogni genere di guaio”. E Axwell? “Eravamo un po’ più giovani e inesperti di lui, lo abbiamo contattato e abbiamo legato subito”. Così, serata dopo serata, remix dopo remix, compilation dopo compilation, successo dopo successo, è arrivato il contratto con la multinazionale EMI, come amano chiamarlo loro, il “big deal”, il “grosso contratto”.
“Until One”, un bestseller in tutto il mondo, è decollato - dopo un primo “test” pubblico con Leave The World Behind - sulle note di One (Your Name). Ecco come è nato:“Abbiamo deciso di fare un altro tentativo”, racconta Sebastian, “ed è andata alla grande.. Avevamo un’idea per l’arrangiamento e l’abbiamo fatta girare per un giorno. Il concept era semplice: il loop di una kick-drum (Il tamburo a pedale, ndr) dentro una linea di basso, con un crescendo di melodia che ti esplode in faccia..”. Il risultato? Sul sito specializzato Beatport ha registrato il download più veloce della storia. Perché, precisa questo trio di fuoriclasse della scena elettronica, “Swedish House Mafia è un mostro che vive di vita propria…Noi lo chiamiamo ‘IT’! Quando lavoriamo insieme, succede e basta. E’ una macchina con un’energia più forte di qualunque altra cosa..”. Cercare di resistervi, in altre parole, è inutile.
Uomo moderno, protagonista del jet set internazionale, circondato dal mistero e dal sospetto: playboy della costa azzurra dai capelli impomatati, sarcastico umorista pieno di classe: ladro di gioielli, viveur e gigolò, ma anche pornostar e baro, mercenario e trafficante: Bob Sinclar è universalmente riconosciuto il re delle atmosfere striptease anni '70.
Questo gentiluomo dai modi garbati è l'avanguardia della nuova generazione della musica house francese che include Daft Punk, Motorbass, Etienne De Crecy, Dimitri from Paris, Alex Gopher e Cassius ma anche Chris the Franch Kiss, di cui Bob Sinclar non è altro che uno dei tanti alter ego.
Bob Sinclar infatti non esiste, ma è solo uno dei tanti frutti della caleidoscopica fantasia del trentaduenne dj parigino Chris Le Friant detto anche Chris the Franch Kiss, nato nel frizzante quartiere gay parigino del Marais, che ama nascondersi anche sotto gli pseudonimi di The Mighty Bop e Chris le Friant.
Folgorato sulla strada della dance nel 1986 durante una mitica serata al Zoopsie di Parigi, Chris abbandona tutti i suoi interessi nei confronti delle massime preoccupazioni esistenziali, tutte declinabili al femminile oltre al tennis, e consacra la sua esistenza al rap, al hip-hop, alla garage music e al mix nei leggendari club dedicati a questi nuovi suoni: "È stato il periodo più felice della mia vita, ascoltando Todd Terry Can You Party e Eric B e Rakim".
Ed è tra Le Bains Douches e Le Palace che nel 1990 Bob incontra Alain, alias Dj Yellows. Il resident dj de Le Globo, tempio dell'edonismo parigino, gli apre le porte del soul e del jazz e Chris abbandona il down tempo per mettersi alla guida del movimento acid jazz francese facendo uscire nel 1993, per la Virgin, il suo primo vinile "Indian Vibes" in 1000 copie.
Solo un anno dopo Bob Sinclar e DJ Yellows cominciano a dar vita quello che poi diventerà uno dei pilastri della musica elettronica francese, la Yellow Production, rimanendo fedeli alle loro ispirazioni hip hop, acid jazz e funky disco groove: "Eravamo fans di etichette come Blue Note, Prestigi Wax. Anche noi volevamo avere una bellissima immagine, ma con un'identità francese"
E l'intento è anche quello di riportare la Francia, che all'inizio degli anni '90 non sapeva bene come riempire i dancefloor, all'epoca de le freak c'est chic: "I francesi hanno inventato le discoteche: negli anni '40 quando i nazisti proibirono alle swing band di suonare a Parigi, la soluzione che si inventarono i giovani fan del jazz americano fu di organizzare feste segrete al suono del giradischi, e cosi nacquero le discoteche".
I primi artisti messi sotto contratto saranno Dimitri From Paris, Kid Loco e Salomé de Bahia che sarebbe diventata il passaporto per le notti brasiliane.
Nel 1998 con l'album "Paradise" si discosta dall'acid jazz per partire con il progetto Bob Sinclar, e scatena indicibili scene di delirio nelle piste al ritmo "Gym Tonic" e al groove di "The Ghetto".
"Paradise" è anche l'epifania dell'alter ego Bob Sinclar, nome tratto dall'agente segreto (Bob Saint Clair) dei romanzi scritti da Jean Paul Belmondo nel film del 1973 "Le Magnifique" di Philippe de Broca: "Era importante per me divertirmi e far rivivere l’era della disco. Così ho voluto inventare un personaggio che fosse come una pornostar o un eroe da discoteca o una spia – una parodia di James Bond, ma divertente, come Fonzie".
A far conoscere Bob Sinclar al mondo intero sono proprio il singolo "Gym Tonic" (con la voce campionata dal video "Jane Fonda Workout", in cui la famosa attrice compie esercizi di aerobica), la collaborazione di Thomas Bangalter (ex Daft Punk) ed il video di "My only Love" girato in Giappone.
Dopo essersi dedicato nell'estate del 1999 alla produzione per Salomé de Bahia di Outro Lugar, remix di "Another Star" di Stevie Wonder, nel 2000 Bob Sinclar stupisce tutti con il suo nuovo album "Champs Elysées", una vera e propria disco-opera presentata al Queen di Parigi. L'album licenziato per l'Italia da Shibuya (la house label di Media Records), rappresenta la virata verso un sound più sofisticato e contiene un solo pezzo campionato; tutto il resto è suonato da Cutee B., cantato dal veterano della musica disco francese Cerrone e dal potente James "D-Train" Williams, l'uomo de i classici anni 80 (You're the One For Me e Keep On). Dice Bob: "Il primo album era solo un insieme di brani, non era stato pensato come album. "Champs Elysées" è frutto del percorso di un anno intero, dalla A alla Z, e lo dimostra. Oggi tutti si comprano un campionatore e si fanno i pezzi. C'è già fin troppa robaccia in giro e non si ricorda nulla dei pezzi classici. Io ho cercato di riportarli in vita, lavorando sulle orme degli anni '70 e '80 e con musicisti veri, piuttosto che campionature". Immaginate un groove chill out che incontra il funky in una festa losangelina in cui tutti indossano Ray-Ban Wayfarer...
E dopo la collaborazione per "Champs Elysées", Sinclar e l'autore delle mitiche "Give me Love" e "Supernature" danno vita nel 2001 al progetto di una serie di compilation battezzate "Cerrone By...", la prima delle quali è stata "Cerrone by Bob Sinclar" (seguita da "Cerrone by Mousse T", "Cerrone by Modjo", e "Cerrone by Da** Pu**").
Nell'ultimo periodo Sinclar ha subito una folgorazione tribale, creando l'etichetta Africanism e l'omonimo concept album (guarda caso dal titolo di una hit di Cerrone e già di culto tra gli amanti della house più tribal e latineggiante) ed ha remixato la hit "Love is Psychedelic" che, per un momento ha fatto rivivere il mito, mai sopito, di Barry White.
Il nuovo album "Bob Sinclar III" è atteso per i primi mesi del 2003.
La stretta collaborazione di Sinclar con Wisniak (già musicsta/produttore di Cerrone negli anni '80) e Lovich, durata per oltre otto mesi in studio ha prodotto un album decisamente elettro, arricchito di suoni ‘eighties’ rivisitati, house velata di elettroclash, tango e french touch quanto basta. 13 tracce caratterizzate da voce vocoderizzata in "La Music Is Fantastique", suoni alla G. Moroder in "Who Needs Sleep Tonight", reminiscenze hip hop e scratching in "Beat The Clock", tango "pepato" di fisarmonica e linea melodica di fine anni '80 in "Kiss My Eyes". Uno degli highlight di III è senz'altro "If I Was" tra i brani più sexy dell'album. Contiene inoltre "The Beat Goes On" che per mesi ha dominato le classifiche e piste da ballo.
Nato nel 1970, Kenny “Dope” Gonzales cresce nel sunset Park di Brooklyn. Nei primi anni ’80 viene totalemente assorbito dai beats hip hop che venivano suonati nei party dei locali di strada e nel 1985 cominciò a lavorare in un negozio di dischi, il WNR Music Center. Insieme al suo partner Mike Delgado, Gonzalez organizzava una serie di party sotto lo pseudonimo di Masters at Work. Regolarmente a questi party presenziava anche l’eroe di Brooklyn Todd Terry, che in seguito prenderà in prestito lo pseudonimo di Masters at Work per due track. "Alright, Alright" e "Dum Dum Cry". Terry per sdebitarsi di questo grande favore presta a Gonzales un tamburo elettronico, e nel 1989 nasce un ritmo innovativo aggiunto in una serie di track Powerhouse per Frank Mendez's della label Nu Groove. Il lavoro di Gonzales per Nu Groove trovò il culmine con "Salsa House", dove ricevette pesanti rotazioni dal suo socio il DJ "Little Louie” Vega. Il duo immediatamente cominciò ad avere una prolifica relazione, con Gonzalez che buttava giù beats per Quattro tracce dell’album che Vega realizzò con Marc Anthony, in questo modo Gonzales riuscì ad avere la fama di essere il più originale creatore di nuovi ritmi. E’ stato lui ad inventare lo swinging syncopated beat per la track di Saint Etienne "Only Love Can Break Your Heart". "Ho usato Quattro o cinque differenti kick drums in frequenze diverse per ottenere ciò che volevo.” afferma Gonzalez.
Gonzalez ha usato gli ultimi dieci anni a creare nuovi beats per arrivare al lavoro concettuale, producendo il murky hip hop per "Blood Vibes", l’influenza jazz per "The Nervous Track", le percussioni particolari per “Love and Happiness" il sound un po’ sbattuto per "Close to You". Nello stesso tempo, il produttore/remixer di Brooklyn ha iniziato una sua esclusivissima etichetta indipendente con una vastissima gamma di progetti Hip hop. L’innovazione di Gonzalez come artista singolo trova il culmine con l’uscita dell’album dei Bucketheads nel 1995. "Una notte stavo guidando per andare da Manhattan a Brooklyn con Johnny “D” e stavamo ascoltando tutte queste nuove trace terribili. Allora dissi 'Forse è meglio che mi metta a fare un pò di musica!'" Gonzalez andò a casa, mise su una serie di classici e produsse “ un intero album in tre giorni”. Una traccia la chiamò "The Bomb! (These Sounds Fall Into My Mind)" fu la traccia di uscita dell’album, dando a Kenny l’ambizione di creara "something raw, something that was fun." Con I suoi drums di guida, effetti di sound screeching e campioni di Chicago "Street Player", la canzone fu un subito un successone ed arrivò in cime alle classifiche di tutta Europa . “Fu un graditissimo ritorno” ricorda Kenny. Dopo il successo dell’album dei Bucketheads, Gonzales mise un fermo alla sua carriera di produttore solista, focalizzando di più sulla sua collaborazione con Vega. L’album Nuyorican Soul sottolinea un importante momento, e si sente tutta la creatività di Kenny Dope scritta in tutta l’album, Gonzalez era dietro ogni aspetto della creazione dell’album, e le trace tra cui "Nautilus" furono create manualmente da se stesso. La realizzazione di questo album ha sottolineato come i Master at Work sono tra i produttori contemporanei più forti in America. Con la combinazione di Masters at Work e Nuyorican soul hanno ottenuto la resistenza del gruppo. Ma ultimamente Kenny è pronto a rivivere un’esperienza da solista. Avendo contribuito a dieci delle trace della compilation "Stop and Listen" BBE, Gonzalez è pronto a rilanciare la sua label Dope Wax. La prima realizzazione è intitolata "The Illout" e la seconda corre sotto il nome di "Brazilica". Una raccolta di classici seguirà a breve. Nello stesso tempo, Kenny sta lavorando ad un album rap, Merciless RNS, e sta aggiungendo le sue influenze hip hop per un album della BBE chiamato "Madd Rackett" e dovrebbe completarlo per questa estate. L’uomo che si trova dietro "The Bomb" sta per diventare nucleare.
Todd Terry cresce a New York e comincia a fare il dj nei jam di musica hip hop all’inizio degli anni ottanta. Negli anni a seguire suonerà in alcune note discoteche newyorkersi come il Paradise Garage dove assieme a diversi dj come Larry Levan si occuperà della prima New York house.
Nella seconda metà degli anni ottanta diventerà un dj e produttore di musica house piuttosto attivo. Il suo sound era particolarmente identificabile perché miscelava la house con i ritmi latini del freestyle.
Nel 1987 assieme a “Kenny Dope” Gonzales inaugura lo storico gruppo di musica dance Masters at Work. I primi singoli saranno Allright Allright e Dum Dum Cry. Dall’inizio del 1988 produce i classici house Can You Party e Party People firmati Royal House ed A Day in the Life del progetto Black Riot. Nello stesso anno uscirà il vinile The Royal House Album. Successivamente, nell’autunno del 1988 produce I’ll House You dei Jungle Brothers.
Nello stesso periodo (1988-1989) il suo disco Weekend/Just Wanna Dance era arrivato in cima alle classifiche da discoteca di tutto il mondo.
La canzone originale risaliva al 1978 ed era stata prodotta da un gruppo afroamericano che si chiamava Phreek. Le cantanti del gruppo nel 1983 si unirono a Larry Levan con il nuovo nome di Class Action e decisero di produrre la seconda versione di Weekend.
Un’ulteriore remix uscì nel 1986 (Mid Week Version). Nel 1988 le Class Action realizzarono questa quarta versione del brano con la parte musicale eseguita, appunto, da Todd Terry. Nel corso degli anni la versione di Todd Terry di Weekend sembra essere diventata la più popolare tra quelle prodotte.
[ Anni novanta - duemila ]
Negli anni novanta Todd Terry continuerà ad avere successo nell’ambito della musica da club grazie ad alcuni dischi come Jumpin (1994), Keep On Jumpin (1995) e Something Going On (1997). Le ultime due canzoni sono arrivate al primo posto della classifica americana US Hot Dance Music/Club Play ed erano cantate da Jocelyn Brown.
Nel 2001 torna col progetto Gypsymen. Ancora una volta miscela musica house e musica latina.
La hit Babarabatiri diventerà molto popolare in Europa. Seguirà il follow-up Camarera (2002). Nel 2004 la sua canzone Weekend farà parte del soundtrack del popolare videogioco per Playstation 2 Gta San Andreas.
Nato nel 1965 nel Bronx Vega è cresciuto a suon di musica latina. Suo padre Louie Vega Senior,andnbsp; è uno stimatissimo sassofonista latin-jazz e suo zio Hector Lavoe era un rinomatissimo cantante di Salsa ed era prodotto dalla label Fania. Ma le influenze musicali di Vega non finirono esclusivamente a suon di musica latina: negli anni ’80, era un assiduo ospite nel leggendario club Paradise Garage e assisteva a tutti i party degli africa Bambataa nel Bronx River Project. Nel 1985, Vega ottiene la sua prima residency nel Club Devil’s Nest, nel Bronx, successivamente la ottiene al Roseland, poi allo Studio 54 e al Palladium. Lo stile di Vega riflette la sua ecletticità: I suoi dj set racchiudono tutto ciò che può rappresentare la musica Latina, l’hip hop sino ad arrivare al New Wave. Ma verso la fine degli anni ’80, Vega improvvisamente appare disincantato dalla scena di segregazione musicale che appare nei Club. “Le persone cominciavano a suddividere la musica in categorie” Ricorda Vega. Fortunatamente, nello stesso tempo Vega vedeva nel mondo dei Club la creatività nell’oscurazione dei bit, e subito si mise in collaborazione con il suo partner Kenny “Dope” Gonzalez lanciando dei “selvaggi” eclettici party nei sobborghi di Brooklyn ed insieme cominciarono a produrre sotto lo pseudonimo di Masters at Work. Nel 1987 il nome Masters at work destò l’attenzione di tutti a tal punto che Todd Terry prese in prestito il loro nome e il loro stile per produrre il pezzo classico “Alright, Alright.” Fu Terry Hunter a presentare Vega a Gonzales, e i due immediatamente trovarono dei punti in comune. I primi singoli che uscirono sotto la label Masters at work come “Blood Vibes”; sono una perfetta fusione tra il reggae dei dj set di Vega con le percussioni latineggianti e le influenze hip hop di Gonzales. Le produzioni di Vega ripresero nel modo più veloce assorbendo la voce di India ed Eddie Calmieri della nuova generazione della Salsa e molti altri artisti per il debutto di Ride on the Rhythm vol 1. Le produzioni dei Masters At Work subito cominciarono ad essere stravendute: remix house dal suono innovativo come Tito Puente. Saint Etienne e Debbie Gibson portarono il duo in cima alle classifiche della dance music underground. E le influenze di Vega nel party “Underground Network” al Sound Factory bar a New York crearono una sorta di templio per moltissimi house soulful party precursore di molti party tra cui l’oramai famosissimo “Body and Soul” e sono riusciti a rendere alcune track dei veri e propri inni dell’house music come per esempio “Beautiful people” di Barbara Tucker e River Ocean con la meravigliosa voce di India per “Love and Happiness”. Nel loro movimento e trovandosi sempre di più ispirati dalla musica, crearono un nuovissimo progetto chiamato Nuyorican Soul. Con i suoi suoni di corno jazzato, , melodie ambient e selvage percussioni aritmiche, il primo singolo che uscì con il progetto fu “Nervous Track” e fu la prova che spinsero ulteriormente i contorni della dance music. L’album che uscì per la Nuyorican Soul fu realizzato nel 1997, rappresentava nella sua completezza l’innovazione, prendendo insieme una voce gospel straordinaria come Jocelyn Brown, la voce latin soul di India, il talento hip hop del grande Dj jazzy Jeff e la leggenda del soul Roy Ayers tutti racchiusi praticamente sotto un unico tetto.
Come Homework per i Daft Puk, Blaze 10 anni dopo o Roni Size’s New Forms, l’album ha permanentemente cambiato il decorso della Dance music. Vega e Gonzales non si sono mai appoggiati sui loro allori: il duo continuamente continua a remixare track lavorando con produzioni quail Gloria Estefan, Blaze e Kenny Lattimore; registrando gli album Masters at Work e Nuyorican Soul 2, ed LP singoli, così come sono apparsi in alcuni spot commerciali per I computer della Apple. Il loro party annuale al Winter Music Conference a Miami ha guadagnato la fama e l’attenzione del New York Times e del New York Magazine; Il party infrasettimanale di Vega “Dance Ritual” al Centro-fly è diventato un cult per I cultori della Dance music e per gli addetti ai lavori. I Masters at work riuniscono un numero impressionante di fans in una sessione al Central Park di New York chiamata Summer Stage con un party che riunisce una multitudine di star quali Jody Watley, Jocelyn Brown, Roy Ayers and DJ Jazzy Jeff.
E’ diventato una leggenda grazie allo Zanzibar, suo Club per 9 anni, e a Kiss FM New York, dove ha condotto il Suo Radio Show per 15 anni tutti i Venerdì e Sabati spesso in diretta dallo Zanzibar di New Jersey. Alla nascita della House (termine che deriva dal Warehouse Club di Chicago) o Acid House (come era allora chiamata in Europa) Tony Humphries era impegnato in America a costruire una differente scena Dance più tardi denominata Garage House, nome che è stato forgiato al Paradise-Garage di New York.
In Europa negli anni ’80 regnava l’House di Chicago e la risposta di New York fu la Garage-House con suoni più melodici ed ispirati al soul, jazz e gospel. Tony Humphries, grazie all’attività congiunta tra radio e Club Zanzibar, vide formarsi una scia di fans in continua crescita che lo osannavano ed acclamavano le sue scoperte in campo dance; la sua fama, grazie a questa atmosfera, arrivò subito in Europa, in un primo tempo a Londra dove la Acid-House e l’House di Chicago stavano per morire e con la sua carica vitale e musicale fece ristoppiare l’entusiasmo che si andava perdendo.
Le sue cassette cominciano a varcare l’oceano ed a Londra si crea il mito. Finalmente un giorno Danny Rampling, noto DJ londinese, decide di invitarlo per la prima volta nella capitale britannica. Di questa esperienza Tony Humphries dice: “… Incredibile, mi sentivo come Sylvester Stallone nel film Rocky, le bandierine americane alle mie spalle e ai lati della cabina DJ e la gente che mi applaudiva ad ogni mix…”. Una esperienza unica per questo personaggio appassionato di musica tanto da farne il senso della sua vita. Nella sua seconda visita a Londra investì i suoi compensi in biglietti aerei per i suoi più stretti amici e collaboratori, per poter far provare anche a loro lo stesso feeling che aveva sentito nella precedente tournè. Tony Humphries si sente portatore di una missione tutta sua e cioè quella di aiutare la scena dance di tutto il mondo a crescere sempre più e, perché no, a farla diventare il Pop anni ’90. Tony Huphries dice: “Non sono contento quando vedo che la componente Soul, Jazz e Gospel presente nella House-Music è costretta a rimanere in secondo piano per lasciare il posto ad un suono più duro. Se sostegno e commercializzo, con l’aiuto di tutti, questo tipo di musica, perlomeno è il testo originale che viene privilegiato e non la versione di chi vuole capitalizzare su di essa; non dico di poter fermare questo processo ma sto facendo di tutto per rallentarlo.”
Tony Humphries negli ultimi anni ha lanciato molti artisti tra i quali Adeva, D’Borah, Gipsy Woman dei Basement Boys (vi ricordate “la.ra.li.ra.ra” da “singing for money”? – questa canzone Tony Humphries la promuoveva e suonava in tutto il mondo un anno prima di tutti gli altri Djs). E’ un professionista rispettato e seguito dai DJ più importanti del mondo, imitato dai più giovani e universalmente considerato un Leader della musica House; attraverso il suo Radio Show a New York, Tony Humphries intrattiene più di 3 milioni di ascoltatori ogni week-end ed è per questo che sente su di sé una grande responsabilità: e viaggiare intorno al mondo è un’ulteriore possibilità per diffondere e proteggere un gusto musicale spesso perso a causa di suoni più orecchiabili ma meno “storici”, magici e coinvolgenti di quelli che con la sua unica ed inimitabile scelta, riesce a creare… sempre. Tony Humphries cerca ancora e cercherà instancabilmente di lanciare e scoprire nuovi talenti, una missione per la vita…