Nato nel 1965 nel Bronx Vega è cresciuto a suon di musica latina. Suo padre Louie Vega Senior,andnbsp; è uno stimatissimo sassofonista latin-jazz e suo zio Hector Lavoe era un rinomatissimo cantante di Salsa ed era prodotto dalla label Fania. Ma le influenze musicali di Vega non finirono esclusivamente a suon di musica latina: negli anni ’80, era un assiduo ospite nel leggendario club Paradise Garage e assisteva a tutti i party degli africa Bambataa nel Bronx River Project. Nel 1985, Vega ottiene la sua prima residency nel Club Devil’s Nest, nel Bronx, successivamente la ottiene al Roseland, poi allo Studio 54 e al Palladium. Lo stile di Vega riflette la sua ecletticità: I suoi dj set racchiudono tutto ciò che può rappresentare la musica Latina, l’hip hop sino ad arrivare al New Wave. Ma verso la fine degli anni ’80, Vega improvvisamente appare disincantato dalla scena di segregazione musicale che appare nei Club. “Le persone cominciavano a suddividere la musica in categorie” Ricorda Vega. Fortunatamente, nello stesso tempo Vega vedeva nel mondo dei Club la creatività nell’oscurazione dei bit, e subito si mise in collaborazione con il suo partner Kenny “Dope” Gonzalez lanciando dei “selvaggi” eclettici party nei sobborghi di Brooklyn ed insieme cominciarono a produrre sotto lo pseudonimo di Masters at Work. Nel 1987 il nome Masters at work destò l’attenzione di tutti a tal punto che Todd Terry prese in prestito il loro nome e il loro stile per produrre il pezzo classico “Alright, Alright.” Fu Terry Hunter a presentare Vega a Gonzales, e i due immediatamente trovarono dei punti in comune. I primi singoli che uscirono sotto la label Masters at work come “Blood Vibes”; sono una perfetta fusione tra il reggae dei dj set di Vega con le percussioni latineggianti e le influenze hip hop di Gonzales. Le produzioni di Vega ripresero nel modo più veloce assorbendo la voce di India ed Eddie Calmieri della nuova generazione della Salsa e molti altri artisti per il debutto di Ride on the Rhythm vol 1. Le produzioni dei Masters At Work subito cominciarono ad essere stravendute: remix house dal suono innovativo come Tito Puente. Saint Etienne e Debbie Gibson portarono il duo in cima alle classifiche della dance music underground. E le influenze di Vega nel party “Underground Network” al Sound Factory bar a New York crearono una sorta di templio per moltissimi house soulful party precursore di molti party tra cui l’oramai famosissimo “Body and Soul” e sono riusciti a rendere alcune track dei veri e propri inni dell’house music come per esempio “Beautiful people” di Barbara Tucker e River Ocean con la meravigliosa voce di India per “Love and Happiness”. Nel loro movimento e trovandosi sempre di più ispirati dalla musica, crearono un nuovissimo progetto chiamato Nuyorican Soul. Con i suoi suoni di corno jazzato, , melodie ambient e selvage percussioni aritmiche, il primo singolo che uscì con il progetto fu “Nervous Track” e fu la prova che spinsero ulteriormente i contorni della dance music. L’album che uscì per la Nuyorican Soul fu realizzato nel 1997, rappresentava nella sua completezza l’innovazione, prendendo insieme una voce gospel straordinaria come Jocelyn Brown, la voce latin soul di India, il talento hip hop del grande Dj jazzy Jeff e la leggenda del soul Roy Ayers tutti racchiusi praticamente sotto un unico tetto.
Come Homework per i Daft Puk, Blaze 10 anni dopo o Roni Size’s New Forms, l’album ha permanentemente cambiato il decorso della Dance music. Vega e Gonzales non si sono mai appoggiati sui loro allori: il duo continuamente continua a remixare track lavorando con produzioni quail Gloria Estefan, Blaze e Kenny Lattimore; registrando gli album Masters at Work e Nuyorican Soul 2, ed LP singoli, così come sono apparsi in alcuni spot commerciali per I computer della Apple. Il loro party annuale al Winter Music Conference a Miami ha guadagnato la fama e l’attenzione del New York Times e del New York Magazine; Il party infrasettimanale di Vega “Dance Ritual” al Centro-fly è diventato un cult per I cultori della Dance music e per gli addetti ai lavori. I Masters at work riuniscono un numero impressionante di fans in una sessione al Central Park di New York chiamata Summer Stage con un party che riunisce una multitudine di star quali Jody Watley, Jocelyn Brown, Roy Ayers and DJ Jazzy Jeff.
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