Uomo moderno, protagonista del jet set internazionale, circondato dal mistero e dal sospetto: playboy della costa azzurra dai capelli impomatati, sarcastico umorista pieno di classe: ladro di gioielli, viveur e gigolò, ma anche pornostar e baro, mercenario e trafficante: Bob Sinclar è universalmente riconosciuto il re delle atmosfere striptease anni '70.
Questo gentiluomo dai modi garbati è l'avanguardia della nuova generazione della musica house francese che include Daft Punk, Motorbass, Etienne De Crecy, Dimitri from Paris, Alex Gopher e Cassius ma anche Chris the Franch Kiss, di cui Bob Sinclar non è altro che uno dei tanti alter ego.
Bob Sinclar infatti non esiste, ma è solo uno dei tanti frutti della caleidoscopica fantasia del trentaduenne dj parigino Chris Le Friant detto anche Chris the Franch Kiss, nato nel frizzante quartiere gay parigino del Marais, che ama nascondersi anche sotto gli pseudonimi di The Mighty Bop e Chris le Friant.
Folgorato sulla strada della dance nel 1986 durante una mitica serata al Zoopsie di Parigi, Chris abbandona tutti i suoi interessi nei confronti delle massime preoccupazioni esistenziali, tutte declinabili al femminile oltre al tennis, e consacra la sua esistenza al rap, al hip-hop, alla garage music e al mix nei leggendari club dedicati a questi nuovi suoni: "È stato il periodo più felice della mia vita, ascoltando Todd Terry Can You Party e Eric B e Rakim".
Ed è tra Le Bains Douches e Le Palace che nel 1990 Bob incontra Alain, alias Dj Yellows. Il resident dj de Le Globo, tempio dell'edonismo parigino, gli apre le porte del soul e del jazz e Chris abbandona il down tempo per mettersi alla guida del movimento acid jazz francese facendo uscire nel 1993, per la Virgin, il suo primo vinile "Indian Vibes" in 1000 copie.
Solo un anno dopo Bob Sinclar e DJ Yellows cominciano a dar vita quello che poi diventerà uno dei pilastri della musica elettronica francese, la Yellow Production, rimanendo fedeli alle loro ispirazioni hip hop, acid jazz e funky disco groove: "Eravamo fans di etichette come Blue Note, Prestigi Wax. Anche noi volevamo avere una bellissima immagine, ma con un'identità francese"
E l'intento è anche quello di riportare la Francia, che all'inizio degli anni '90 non sapeva bene come riempire i dancefloor, all'epoca de le freak c'est chic: "I francesi hanno inventato le discoteche: negli anni '40 quando i nazisti proibirono alle swing band di suonare a Parigi, la soluzione che si inventarono i giovani fan del jazz americano fu di organizzare feste segrete al suono del giradischi, e cosi nacquero le discoteche".
I primi artisti messi sotto contratto saranno Dimitri From Paris, Kid Loco e Salomé de Bahia che sarebbe diventata il passaporto per le notti brasiliane.
Nel 1998 con l'album "Paradise" si discosta dall'acid jazz per partire con il progetto Bob Sinclar, e scatena indicibili scene di delirio nelle piste al ritmo "Gym Tonic" e al groove di "The Ghetto".
"Paradise" è anche l'epifania dell'alter ego Bob Sinclar, nome tratto dall'agente segreto (Bob Saint Clair) dei romanzi scritti da Jean Paul Belmondo nel film del 1973 "Le Magnifique" di Philippe de Broca: "Era importante per me divertirmi e far rivivere l’era della disco. Così ho voluto inventare un personaggio che fosse come una pornostar o un eroe da discoteca o una spia – una parodia di James Bond, ma divertente, come Fonzie".
A far conoscere Bob Sinclar al mondo intero sono proprio il singolo "Gym Tonic" (con la voce campionata dal video "Jane Fonda Workout", in cui la famosa attrice compie esercizi di aerobica), la collaborazione di Thomas Bangalter (ex Daft Punk) ed il video di "My only Love" girato in Giappone.
Dopo essersi dedicato nell'estate del 1999 alla produzione per Salomé de Bahia di Outro Lugar, remix di "Another Star" di Stevie Wonder, nel 2000 Bob Sinclar stupisce tutti con il suo nuovo album "Champs Elysées", una vera e propria disco-opera presentata al Queen di Parigi. L'album licenziato per l'Italia da Shibuya (la house label di Media Records), rappresenta la virata verso un sound più sofisticato e contiene un solo pezzo campionato; tutto il resto è suonato da Cutee B., cantato dal veterano della musica disco francese Cerrone e dal potente James "D-Train" Williams, l'uomo de i classici anni 80 (You're the One For Me e Keep On). Dice Bob: "Il primo album era solo un insieme di brani, non era stato pensato come album. "Champs Elysées" è frutto del percorso di un anno intero, dalla A alla Z, e lo dimostra. Oggi tutti si comprano un campionatore e si fanno i pezzi. C'è già fin troppa robaccia in giro e non si ricorda nulla dei pezzi classici. Io ho cercato di riportarli in vita, lavorando sulle orme degli anni '70 e '80 e con musicisti veri, piuttosto che campionature". Immaginate un groove chill out che incontra il funky in una festa losangelina in cui tutti indossano Ray-Ban Wayfarer...
E dopo la collaborazione per "Champs Elysées", Sinclar e l'autore delle mitiche "Give me Love" e "Supernature" danno vita nel 2001 al progetto di una serie di compilation battezzate "Cerrone By...", la prima delle quali è stata "Cerrone by Bob Sinclar" (seguita da "Cerrone by Mousse T", "Cerrone by Modjo", e "Cerrone by Da** Pu**").
Nell'ultimo periodo Sinclar ha subito una folgorazione tribale, creando l'etichetta Africanism e l'omonimo concept album (guarda caso dal titolo di una hit di Cerrone e già di culto tra gli amanti della house più tribal e latineggiante) ed ha remixato la hit "Love is Psychedelic" che, per un momento ha fatto rivivere il mito, mai sopito, di Barry White.
Il nuovo album "Bob Sinclar III" è atteso per i primi mesi del 2003.
La stretta collaborazione di Sinclar con Wisniak (già musicsta/produttore di Cerrone negli anni '80) e Lovich, durata per oltre otto mesi in studio ha prodotto un album decisamente elettro, arricchito di suoni ‘eighties’ rivisitati, house velata di elettroclash, tango e french touch quanto basta. 13 tracce caratterizzate da voce vocoderizzata in "La Music Is Fantastique", suoni alla G. Moroder in "Who Needs Sleep Tonight", reminiscenze hip hop e scratching in "Beat The Clock", tango "pepato" di fisarmonica e linea melodica di fine anni '80 in "Kiss My Eyes". Uno degli highlight di III è senz'altro "If I Was" tra i brani più sexy dell'album. Contiene inoltre "The Beat Goes On" che per mesi ha dominato le classifiche e piste da ballo.
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