Ad una prima occhiata, il mixer si presenta di dimensioni medie (solo 26 x 33 cm) e con un peso medio di 4,5 Kg. La disposizione dei knobs e dei fader non è per niente confusionale, considerando le innumerevoli funzioni che vi andrò poi ad elencare. Si ha da subito la sensazione di avere la situazione sotto controllo, come anche nelle precedenti versioni A tatto, lo chassis è in alluminio come il resto del mixer, con dei knob e fader di classe A che nell’insieme formano un mixer, a mio parere, indistruttibile o almeno di lunga resistenza. Nello scatolo, oltre al Vestax PMC 05 Pro IV , troviamo un alimentatore da 12V, cavo USB per il collegamento al PC/MAC, il manuale dell’utente rigorosamente in giapponese ed inglese ed una mascherina per personalizzare il setup midi da appoggiare sui tasti .
Osservando il retro del mixer Vestax PMC 05 pro IV troviamo 3 ingressi a canale: due sono ingressi di linea dedicati esclusivamente ai lettori CD, CDJ ed altri sistemi digitali; uno, il primo, può essere switchato linea/phono per i giradischi.
La caratteristica che contraddistingue questo modello Pro IV dai predecessori è proprio la possibilità di gestire i DVS (Digital Vinyl Systems), come Scratch Traktor e Serato, con degli ingressi dedicati “THRU IN” e “THRU OUT”, permettendo così al dj non soltanto di decidere – tramite un selettore – quale ingresso linea o phono controllerà la DVS, ma anche, nel contempo, di non dover scollegare e collegare ogni volta il giradischi, il lettore CD e quant’altro.
La sezione EFFECT ci permette di applicare un processore o degli effetti esterni, delay ,distorsore etc., avendo a disposizione una mandata (SEND) e un ritorno (RTN), effetti anche questi regolabili da pannello.Osservando il pannello posteriore, noto che nella sezione Output il mixer è dotato di 3 uscite perfettamente regolabili tramite gain da pannello di controllo: Master (XLR), Booth (TRS) e Aux (RCA). Non sottovalutiamo questo dettaglio: trattasi di cosa importantissima, anche perché molte volte gli addetti ai lavori hanno l’esigenza di separare i canali e di mandare in registrazione la propria performance o addirittura di mandare il segnale a dei monitor in prossimità della consolle… o ancora, il fonico che vi segue in consolle per il live, guarda caso, non ha quel tipo di cavo con quel tipo di connettore .L’ultima cosa che noto appena sopra l’attacco USB è una sezione SUB dedicata per collegare tramite XLR un eventuale microfono o sulla linea 7 (RCA) un’altra fonte audio, questa volta però regolabile in ingresso tramite gain.
Fader & Knobs
Il nuovissimo Vestax CF-X2 Digital Fader montato su questo modello è a dir poco eccezionale! E’ un fader magnetico “non-contact”, zero attrito e zero rumore di contatti, concepito ovviamente per affrontare e resistere a sollecitazioni e strapazzamenti vari. I fader line sono leggermente meno scorrevoli, ma sicuramente di qualità elevata.
Dal pannello inferiore sottostante i fader, abbiamo accesso al controllo totale di questi ultimi. Oltre ad avere il classico switch “reverse” che inverte il canale, già visto nei modelli precedenti, si ha la possibilità di regolare elettronicamente la curva, agendo sui knob, e addirittura di gestire con molta precisione il “taglio” destra/sinistra del cross fader.La stessa cosa è possibile farla con i fader di linea dove il dj, tramite la regolazione di curva o il reverse, può esibirsi in un cut/scratch acrobatico o altro .
A fianco, sullo stesso pannello, troviamo una raffinatezza: infatti la Vestax, sicuramente per venire incontro alle esigenze delle varie tipologie di dj set, ha pensato di munire il mixer di un ingresso monitor cuffia con due tipi di attacchi ,uno da 6,3 mm per le cuffie monitor classiche e l’altro da 3,5 mm per le auricolari, ultimamente preferite da molti dj.Come già detto in premessa, il pannello frontale superiore, vale a dire quello principale di controllo, è molto chiaro ed intuitivo: nella parte superiore abbiamo la gestione totale dei volumi (GAIN), switch di linea e isolatori di frequenza HI, MID e LOW sui due canali principali e sul SUB ;knobs per la regolazione individuale e separata delle uscite MASTER, BOOTH e AUX; infine, la possibilità di monitorare i canali PGM, AUX, RTN e MASTER in cuffia.
Nella parte centrale troviamo 6 pulsanti e una rotellina con funzione midi per ogni canale; infine, nella parte inferiore, troviamo (distanti dai fader) il controllo degli effetti DRY/WET e delle mandate sui 2 canali di linea, nonché l’ausiliario. Poco distanti dai fader di linea, ecco gli switch transformer, già esistenti anche in edizioni precedenti ma totalmente rimodellati per facilitare e switchare in velocità lo scratch .Come nei modelli Vestax 05 pro II e III, troviamo a destra dei piccoli controller fader posizionati in verticale ed orizzontale per la regolazione del volume in cuffia e la percentuale di ascolto del canale .
La caratteristica principale – e diciamo anche la ciliegina sulla torta – di questo capolavoro è la possibilità di settare i tasti midi e le rotelline con i software Traktor scratch e Serato, per avere un live set completo e completamente a portata di dito. Il Pro IV viene equipaggiato con 12 pulsanti midi (6 per ogni canale) più due rotelline (1 per ogni parte): al centro della configurazione c’è un tastino rotondo “SHIFT” che dà la possibilità di settare sugli stessi pulsanti altre 12 note midi differenti.
I pulsanti sono retro illuminati da una luce di colore blue, che attivando la funzione shift cambia in rosso. I pomelli, oltre a ruotare, possono essere anche schiacciati e configurati in ogni parte.Dulcis in fundo, i fader di linea ed il cross fader, oltre ad essere canali audio, sono configurabili anche via midi e quindi completamente “plasmabili” con il vostro software.
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